Parco Dora: storia, riqualificazione e murales

Il parco Dora di Torino, con la sua estensione di circa 456.000 m² sorge nell’area che fino agli anni ’90 ospitava i grandi stabilimenti della Michelin e della Fiat.

Il parco, che prende il nome dal fiume che lo attraversa, ovvero la Dora Riparia nasce da una grande opera di riqualificazione urbana ed è uno dei più grandi polmoni verdi di Torino.

Storia del Parco Dora

Fin dall’Ottocento l’area fu sede di alcune storiche fabbriche torinesi come Fiat sezione Ferriere Piemontesi, Società Nazionale Officine di Savigliano, Michelin e Paracchi.

parco dora

Poi dagli anni ’90 l’area industriale fu progressivamente dismessa per fare posto all’attuale Parco Dora.

Nel 2004, attraverso un concorso internazionale il paesaggista tedesco Andreas Kipar e l’architetto fiorentino Jean-Pierre Buffi ricevettero l’incarico di coordinare gli interventi nelle aree interessate dalla Spina Centrale.

La Spina Centrale di Torino, un tragitto che si sviluppa in direzione nord-sud rappresenta il più grande intervento infrastrutturale realizzato nel capoluogo piemontese dal secondo dopoguerra.

Nell’autunno 2007 il progetto Parco Dora di Torino è stato inserito tra le opere celebrative per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, inoltre dal 2009 è sede del Kappa FuturFestival, tra i primi 5 festival estivi d’Europa.

Il festival di musica elettronica prende il nome dal noto brand di sport, poiché fu il presidente a suggerire il Parco Dora come luogo ideale.

Le aree del Parco Dora integrano natura e edifici industriali rifunzionalizzati, come la centrale termica delle acciaierie Fiat, la grande struttura dello strippaggio e la torre di raffreddamento Michelin.

tettoia parco dora

Il tratto della Dora Riparia che attraversa il parco è stata oggetto di riqualificazione e inserito nel progetto Torino Città d’Acque, e presenta diversi tratti ciclabili.

Nel 2022 il Parco Dora ha ospitato il Salone internazionale del gusto, una manifestazione enogastronomica internazionale che riunisce produttori e artigiani agroalimentari da tutto il mondo.

Il Parco Dora di Torino è suddiviso in cinque lotti, ovvero Valdocco, Vitali e Ingest, che corrispondono ai tre nomi delle vecchie Ferriere Fiat e infine Mortara e Michelin.

Lotto Vitali

Il lotto Vitali con i suoi 89.000 m² è il più ampio del Parco Dora e prende il nome dall’omonimo stabilimento Ferriere Fiat che l’occupava, l’area è racchiusa tra il tunnel, lotto Mortara, via e largo Orvieto, via Borgaro e piazza Piero della Francesca.

Lo stabilimento Vitali ospitava la più grande acciaieria del complesso Ferriere Fiat ed era composto da due capannoni connessi tra loro.

La tettoia corrispondeva al capannone dello strippaggio, ovvero l’estrazione dei lingotti di acciaio dallo stampo, ed è ben visibile con i suoi caratteristici pilastri in acciaio dipinti di rosso.

ferriere fiat

Sotto la tettoia vi è uno spazio attrezzato con campetti da calcio, tennis, pallavolo, basket e una rampa per lo skate, mentre il giardino si sviluppa attorno ai pilastri della vecchia acciaieria.

Dei vecchi stabilimenti industriali troviamo anche tre vasche di decantazione cilindriche trasformate in giardini acquatici, oltre all’edificio per il trattamento delle acque con le quattro torri di evaporazione.

Il muro di calcestruzzo all’epoca delimitava a sud l’area rottami dell’acciaieria che, dallo scalo Valdocco attraverso la rete ferroviaria interna allo stabilimento accoglieva i vagoni carichi di rottami destinati alla fusione per la produzione dell’acciaio.

Murales

Fin dalla sua nascita il Parco Dora ha ospitato diverse opere di street art, infatti il 30 gennaio 2015 è stato inaugurato il murale dedicato a Robert Gerard Sands, detto Bobby, per il 25° anniversario della sua morte in carcere.

muraes Robert Sands

muralesCC BY-SA 4.0

Robert Sands è stato un attivista e politico irlandese, eletto membro del parlamento britannico mentre era detenuto nel carcere nordirlandese di Maze, dove vi morì nel 1981 dopo uno sciopero della fame a oltranza per protesta contro il regime carcerario dell’Irlanda del Nord

Le 4 torri cilindriche sono state trasformate in simboli dedicati all’attivista Sands, ovvero un boccale di birra e tre cappelli a cilindro irlandese verde, bianco e arancione.

Le altre aree del lotto Vitali sono state lasciate a disposizione dei writer, diventando nel tempo attrazione anche per artisti internazionali.

Lotto Mortara

Il Lotto Mortara del Parco Dora, di 62.000 m² quadrati comprende l’area corrispondente al tracciato del nuovo corso Mortara e il tratto dismesso del corso tra piazzale Piero della Francesca e via Orvieto.

Sul tracciato del sottopasso una terrazza rialzata offre la vista sull’area del Parco Dora che in passato, ospitava il capannone dello strippaggio.

Poi la passarella in acciaio zincato permette il collegamento tra la terrazza e il lotto Ingest, scavalcando così via Borgaro.

Lotto Valdocco

Il lotto Valdocco, di 71.000 m² si estende sull’area fino agli anni ’90 occupata dall’omonimo stabilimento delle Ferriere Fiat.

Nell’area c’è una grande piazza alberata che costeggia il fiume Dora Riparia e, lungo il percorso, ideale per le passeggiate vi sono scale e rampe che permettono di accedere alle aree verdi.

parco dora

Le zone verdi, caratterizzate da spazi di prato e zone attrezzate per gioco e relax sono coperte dalla chioma degli alberi e ospitano diverse specie vegetali.

L’Environment Park

Il lotto Valdocco comprende due parti, quella tra il fiume e l’Environment Park è stata costruita per il 150º anniversario dell’Unità d’Italia, mentre quella tra corso Mortara e la Dora è stata inaugurata il 25 giugno 2021.

L’Environment Park è il parco scientifico e tecnologico di Torino, sorge sull’area dell’ex impresa Texid ed è frutto di una grande opera di riqualificazione urbana realizzata tra il 1997 e il 2000.

L’Environment Park ospita circa 70 aziende dedicate all’innovazione tecnologica e dispone di laboratori per supportare le aziende attraverso un’innovazione rispettosa dell’ambiente.

Lotto Ingest

Il lotto Ingest, di 47.000 m² è il più piccolo del Parco Dora ed è caratterizzato da prati, aree alberate, aiuole, un giardino acquatico e zone attrezzate per il gioco.

Il giardino acquatico è stato ricavato dalle strutture di calcestruzzo dei laminatoi Fiat, mentre i muri dell’ex capannone di via Nole perimetrano un giardino protetto che ospita specie vegetali particolari.

Lotto Michelin

L’area del lotto Michelin, di 89.000 m² ospitava lo stabilimento dell’omonima azienda francese ed è stato aperto al pubblico nel 2016.

parco dora torino

La torre evaporativa dell’ex complesso industriale indica uno degli ingressi principali, mentre il terreno è stato modellato creando una grande prato verde che, partendo dalla collina alberata digrada dolcemente verso il fiume Dora.

Il prato, caratterizzato da diverse zone alberate è attraversato da percorsi ciclopedonali che proseguono in corrispondenza del fiume mediante passerelle, oltre al ponte che permette di raggiungere corso Mortara.

Al confine del lotto Ingest, verso corso Umbria troviamo il Museo A come Ambiente, il primo museo europeo interamente dedicato alle tematiche ambientali.

Comitato Parco Dora

Il Comitato Parco Dora ha contribuito alla costruzione e alla documentazione della storia del territorio, delle persone che lo hanno abitato e dei progetti.

Il Comitato Parco Dora ha svolto attività di raccolta e censimento, sia documentario che iconografico sulla storia industriale del territorio e la sua trasformazione.

Il tutto utilizzando fonti come istituzioni, archivi, testi, cittadini e testimonianze dirette di istituzioni e privati.

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