Basilica di San Vittore di Verbania: storia, affreschi e opere d’arte

La Basilica di San Vittore, nel centro storico di Verbania è dedicata al santo patrono della città e fu realizzata a partire dal 1708 al posto di una precedente chiesa romanica.

La Basilica di San Vittore è il primo edificio che si nota giungendo con il traghetto, grazie alla sua maestosa cupola che da secoli torreggia sulla città.

Dalla basilica ogni 8 maggio, festa patronale, parte la tradizionale processione che conduce fino al porto di Verbania, concludendosi poi con la suggestiva benedizione del lago.

Storia della Basilica di San Vittore

In antichità, nell’attuale piazza San Vittore sorgeva una chiesa a tre navate, menzionata per la prima volta in documento del 1031 e poi in una bolla di papa Innocenzo II del 1132.

Basilica di San Vittore verbania

Con il passare dei secoli ed il conseguente aumento della popolazione la chiesa divenne troppo piccola, così a inizio Settecento si procedette alla sua demolizione.

I primi disegni dell’odierna Basilica di San Vittore risalgono al 1705 per opera del fiorentino Filippo Cagnola, architetto dei conti Borromeo, una famiglia nobile milanese, lo stesso che nel 1708 diede inizio ai lavori.

Negli anni successivi con l’architetto Ferdinando Pessina la basilica raggiunse l’attuale configurazione, poi fu consacrata nel 1752 dall’allora vescovo di Novara Ignazio Roero di Sanseverino.

Basilica di San Vittore

Verso fine Settecento iniziò la realizzazione della facciata, terminata nel 1820 su disegno dall’architetto e abate genovese Giuseppe Zanoia, poi seguì la posa della cupola su progetto del milanese Alfonso Parrocchetti.

Durante i lavori il vecchio campanile si rivelò ormai disarmonico rispetto alla nuova struttura, e quindi abbattuto, poi tra il 1840 e il 1878 fu eretto quello nuovo, terminando con l’istallazione delle 8 campane fuse presso la fonderia vercellese dei Mazzola.

La Basilica di San Vittore fu inaugurata l’8 settembre 1889, poi nel 1898 il milanese Pompeo Bertini sostituì i vecchi finestroni con le vetrate artistiche.

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Interni

La Basilica è ricchissima di opere d’arte, inoltre sia pareti che cupola sono decorate con eleganti affreschi in stile barocco, alcuni raffigurano episodi di San Vittore e furono realizzati dal pittore Francesco Maria Bianchi.

Oltre alle opere di artisti come lo svizzero Giuseppe Baroffio, il milanese Felice Biella e il verbanese Daniele Ranzoni, la Basilica di San Vittore conserva alcuni dipinti della chiesa precedente, come un pregevole affresco del Cinquecento della Madonna di Loreto.

interni Basilica di San Vittore

L’altare maggiore fu realizzato in marmi policromi con altorilievi in bronzo, vicino possiamo ammirare due grandiosi pulpiti in legno intagliato e dorato, realizzati nel 1850 dal torinese Giulio Aluisetti.

La pala d’altare maggiore del 1752 raffigura San Vittore al cospetto della Trinità, poi la pregevole rappresentazione settecentesca della Gloria del Santo e le tele degli altari laterali.

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L’altare del crocifisso proviene dalla chiesa di Sant’Ulderico al Bocchetto di Milano, poi abbattuta nel XIX secolo e fu acquistato nel 1789 dal conte Gilberto Borromeo.

A fianco del Cristo in croce due sculture raffigurano San Giovanni e la Vergine, opere del comasco Antonio Pini, mentre nella cappella del Rosario troviamo una statua settecentesca della Madonna del Rosario.

L’rogano della Basilica di San Vittore, di fine Settecento fu realizzato dai Serassi, una celebre famiglia di organari comaschi, poi nel 1932 venne restaurato e modernizzato dalla ditta varesina Mascioni.

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