Parco del Valentino di Torino: Borgo e Castello Medievale

Il Parco del Valentino è una delle aree verdi più famose della città, al suo interno si trova anche l’omonimo castello ed è uno dei parchi più apprezzati dai turisti.

Il Parco del Valentino è uno dei simboli di Torino e la sua estensione di 42,10 ettari è seconda soltanto al Parco della Pellerina.

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Parco e Borgo di Andrea Mucelli – licensed under CC BY-NC-SA 2.0

L’origine del nome Parco del Valentino è incerta, tuttavia sembra risalire all’epoca dei primi insediamenti romani, poiché secondo documenti del XIII secolo c’era una vecchia cappella dedicata a san Valentino da Terni, vescovo e martire cristiano (176 circa – 14 febbraio 273), nella quale erano conservate le reliquie del santo, patrono degli innamorati.

Non è chiaro se la cappella venne demolita o semplicemente cadde in rovina, in ogni caso le reliquie del santo furono trasferite nella chiesa di San Vito, sulla collina.

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Altri storici e studiosi sostengono che nel Parco del Valentino, ogni 14 febbraio (oggi festa degli innamorati) si celebrasse una festa galante durante la quale ogni dama chiamava Valentino il proprio cavaliere.

Nell’area dove oggi sorge il parco del Valentino vi dimorò la famiglia nobile milanese dei Birago, in seguito nel XVI secolo l’area venne acquistata da Emanuele Filiberto di Savoia.

Fra il 1630 ed il 1660 sotto la direzione degli architetti piemontesi Carlo e Amedeo di Castellamonte venne edificato il castello del Valentino, poi residenza estiva dei Savoia; l’area verde passò da parco fluviale a struttura reale ed abbellita con giardini curati e raffinati.

L’aspetto attuale del Parco del Valentino è opera dell’architetto e paesaggista francese Jean-Pierre Barillet-Deschamps che vi lavorò nel XIX secolo.

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Foto di Alberto Biscalchin – licensed under CC BY-SA 2.0

Nel 1884 in occasione dell’Esposizione generale italiana venne realizzato il Borgo Medioevale, su progetto dell’architetto ed archeologo portoghese Alfredo d’Andrade, con lo scopo di riproporre lo stile architettonico del medioevo ispirandosi ai castelli del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Attualmente il Borgo medioevale ospita diversi eventi e mostre a carattere artistico e culturale.

Inoltre nel Parco del Valentino sono state realizzate diverse mostre a carattere floreale come testimoniano le numerose aiuole fiorite, il Giardino Montano, il Giardino roccioso, le fontane e piccole cascate.

All’interno del parco del Valentino è possibile ammirare diverse opere artistiche, come la statua equestre di Amedeo I realizzata nel 1902 dallo scultore torinese Davide Calandra.

L’arco del Valentino, definito anche il piccolo Arco di Trionfo (Monumento all’Artigliere) è stato realizzato nel 1930 dallo scultore piemontese Pietro Canonica e dedicato all’Arma d’Artiglieria.

La Fontana dei Dodici Mesi realizzata nel 1898 dall’architetto ed ingegnere torinese Carlo Ceppi, è un imponente monumento caratterizzato da una grande vasca in stile rococò circondata da 12 statue che rappresentano i mesi dell’anno.

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Fontana dei 12 mesi di Eric Borda – licensed under CC BY-ND 2.0

Poi abbiamo la statua raffigurante lo scrittore e politico torinese Massimo d’Azeglio, realizzata nel 1873 dallo scultore campano Alfonso Balzico ed i busti dedicati a Cesare Battisti (politico), a Nino Costa (poeta) e al chimico Ascanio Sobrero, lo scopritore della nitroglicerina.

Dopo gli anni 2000 il Parco del Valentino è stato fortemente riqualificato ed arricchito con opere artistiche moderne, inoltre è stata curata l’area floreale alle spalle di Torino Esposizioni.

Il Parco del Valentino ha anche ospitato diverse iniziative recenti, come il Salone dell’automobile di Torino ed il Salone internazionale del gusto.

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Foto di Zaida Machado – licensed under CC BY-NC-ND 2.0

Borgo e rocca medievale nel Parco del Valentino

Il Borgo Medioevale si trova nel Parco del Valentino e si rifà agli edifici del XV secolo, venne realizzato da un gruppo di artisti e di intellettuali fra il 1882 ed il 1884 coordinati dall’architetto portoghese Alfredo d’Andrade.

Il Borgo Medioevale nasce come padiglione dell’Esposizione generale italiana tenutasi a Torino nel 1884.

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Foto di Cristina D’Annunzio – licensed under CC BY-SA 4.0

All’epoca nel Borgo c’erano diverse botteghe artigianali, come fabbro, vasaio, falegname, tessitrice, speziale.

Poi terminata l’esposizione il borgo fu destinato alla demolizione, tuttavia fu risparmiato e nel 1942 divenne museo civico.

Per accedere al Borgo si attraversa una torre-porta dotata di ponte levatoio.

Il complesso è una fedele riproduzione di un tipico borgo medioevale con tanto di piazze, case, chiese, decorazioni, fontane, il tutto abbracciato da mura fortificate ed infine sovrastato da una rocca.

La Rocca del Borgo Medioevale prende ispirazione dai castelli piemontesi e valdostani e dispone di 4 piani.

Nel piano interrato vi sono le prigioni, al piano terra troviamo l’atrio, il cortile, le cucine, la sala da pranzo e la camerata dei soldati.

Il primo piano ospita la stanza del guardiano, la sala baronale e la camera da letto che prende ispirazione dalla camera reale del re di Francia del castello di Issogne, in Valle d’Aosta.

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Borgo di sera di Alessandro Pessana – licensed under CC BY-SA 3.0

Come detto, il Borgo medioevale si ispira ai numerosi castelli presenti in Piemonte ed in Valle d’Aosta.

La linea di difesa è quella del castello Castello di Verrès (Valle d’Aosta), la fontana del melograno è la copia di quella presente nel castello di Issogne (Valle d’Aosta), il cortile è una copia di quello presente nel castello di Fénis (Valle d’Aosta).

L’anticamera baronale e la gran sala sono affrescate come nel castello della Manta (Piemonte), la camera nuziale è il ricalco di quella del castello di Challant (Valle d’Aosta), mentre la sala da pranzo si ispira a quella del castello di Strambino (Piemonte).

Altri modelli utilizzati sono la casa di via Borgo Vecchio di Carignano, il castello di Ivrea, Ozegna, Challant, Montalto Dora, Pavone Canavese e di Malgrà, il palazzo Serralunga vicino Alba, la fontana di Salbertrand, la torre-porta del Ricetto di Oglianico, la chiesa di San Giorgio vicino Valperga.

Sito del borgo medievale: http://www.borgomedievaletorino.it

Castello del Valentino

Il Castello del Valentino è stato costruito nel XVI secolo dagli architetti torinesi Carlo e Amedeo di Castellamonte (padre e figlio) su commissione di Maria Cristina di Borbone-Francia ed ha ospitato divere famiglie nobili, come i Calvi, i Cicogna, i Pacelli e gli Este di San Martino.

Il Castello del Valentino venne acquistato dal duca Emanuele Filiberto di Savoia ed alla sua morte avvenuta nel 1580, passò al suo erede Carlo Emanuele I di Savoia.

Il Castello è stato inserito nella lista del patrimonio dell’umanità come parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude.

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Castello di Francesco – licensed under CC BY-NC 2.0

La forma del Castello del Valentino, voluta da Maria Cristina di Borbone-Francia, figlia di Enrico IV (primo re di Francia), ha una forte influenza architettonica francese, come si evidenzia anche dai due piani mansardati in stile tipicamente francese.

Il castello presenta 4 torri angolari, l’edificio è a forma di ferro di cavallo con una spaziosa corte a pavimento, tuttavia l’attuale pavimentazione non risale alla sua costruzione originaria, bensì al 1961 quando il castello è stato oggetto di ristrutturazioni.

Sul castello del Valentino aleggiano diverse leggende, in particolare sulla figura di Maria Cristina di Borbone-Francia, che sempre secondo le leggende, incontrava i suoi amanti segreti nel castello per poi farli gettare nel pozzo.

Nei primi anni del 1800 il Castello venne adibito come caserma del 2º Reggimento Genio Pontieri, un reparto dell’Esercito Italiano.

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Facoltà di Architettura di Lucio De Benedictis – licensed under CC BY 2.0

Nel corso dello stesso secolo la costruzione fu oggetto di notevoli interventi guidati dall’architetto emiliano Domenico Ferri, durante i quali furono abbattuti i portici che collegavano i padiglioni e vennero realizzate le gallerie alte due piani.

Nel 1850 durante l’ampliamento della città di Torino e con la nascita del quartiere San Salvario, il Castello del Valentino viene inglobato nell’area urbana.

Il castello è stato oggetto di recenti restauri ritrovando il suo antico splendore, oggi è proprietà del Politecnico di Torino dove si tengono i corsi di laurea in Architettura.

Sito del Castello del Valentino: https://castellodelvalentino.polito.it

Dal 2007 il Castello del Valentino ha riaperto la sala dello zodiaco, al secondo piano, dove si può ammirare l’affresco che raffigura il fiume Po con le sembianze di Poseidone, dio del mare nella mitologia greca.

Durante i recenti lavori di restauro è stata scoperta la cappella del Castellamonte, datata 1600, che era stata murata nel XX secolo.

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