Piazza CLN, set del film Profondo Rosso di Dario Argento

Piazza C.L.N., acronimo di Comitato di Liberazione Nazionale, è stata progettata dall’architetto romano Marcello Piacentini e si trova nel centro storico di Torino.

Fino al 1935 l’area era denominata sia piazza della due Chiese, poiché vicinissimo alle chiese gemelle di piazza San Carlo, ovvero San Carlo e Santa Cristina, che piazza delle Due Fontane.

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Piazza C.L.N. è divenuta famosa anche per essere stata scelta dal regista Dario Argento per alcune scene del film Profondo Rosso.

La piazza venne poi ristrutturata durante il periodo fascista.

Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di due fontane alle spalle delle chiese gemelle con allegorie antropomorfe dei fiumi Po e Dora Riparia, oltre alle statue di Benito Mussolini e di Vittorio Emanuele III.

All’epoca fu bandito un concorso aperto a tutti i giovani artisti che portò ad esaminare ben 56 bozzetti.

Alla fine vinse lo scultore calabrese Umberto Baglioni, poiché scelse di rappresentare i due fiumi, Po e Dora Riparia sotto forma di figure umane.

Poi le statue di Benito Mussolini e Vittorio Emanuele III non furono realizzate e l’area prese il nome di piazza delle Due Fontane.

La statua del Po regge nella mano sinistra alcune spighe di grano, mentre quella della Dora ha un frutto nella mano destra.

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Piazza C.L.N. divenne tristemente famosa poiché ospitò il comando della polizia di sicurezza tedesca, precisamente presso l’Albergo nazionale.

Il 17 settembre 1943 il tenente delle SS Alois Schmid (austriaco) giunse a Torino per assumere il comando del distaccamento della polizia di sicurezza tedesca, creata da Heinrich Himmler nel 1936.

L’albergo fu requisito dai tedeschi e divenne tristemente famoso come luogo di efferati interrogatori.

Al suo interno operavano circa ottanta militari tedeschi e alcuni collaboratori della Repubblica Sociale.

Terminata la guerra l’Albergo Nazionale tornò a svolgere la sua funzione di hotel, chiudendo nel 2008.

Poi al termine del fascismo, il nome della piazza venne dedicato al Comitato di Liberazione Nazionale (C.L.N.).

Le due fontane furono messe fuori servizio nel 1987 dopo quasi 20 anni di abbandono, poi nel 2005 furono restaurate e rimesse in funzione.

Infine vennero nuovamente ristrutturare nel 2013 e 2014 e reinaugurate il 23 dicembre dello stesso anno.

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