Chiesa dell’Immacolata Concezione e San Donato, storia e opere

La chiesa dell’Immacolata Concezione e San Donato, in stile eclettico si trova nell’omonimo quartiere torinese, poco lontano dall’enigmatica piazza Statuto e dalla stazione ferroviaria di Porta Susa.

La chiesa dell’Immacolata Concezione, con i suoi 1.300 metri quadrati di superficie interna è una delle più grandi di Torino e la sua nascita è legata all’evoluzione del borgo San Donato.

Storia della chiesa dell’Immacolata Concezione e San Donato

Per conoscere nascita ed evoluzione della chiesa di San Donato di Torino occorre raccontare la storia del teologo torinese Gaspare Saccarelli, nato il 6 giugno 1817.

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Gaspare Saccarelli, nominato sacerdote da Re Carlo Alberto collaborò con Giuseppe Cottolengo nella Casa della Divina Provvidenza, con don Giovanni Cocchi a Vanchiglia, quartiere centrale di Torino e con don Bosco, con cui nel rione Valdocco si prendeva cura degli orfani. 

Il 1° dicembre 1849 Gaspare Saccarelli aprì un asilo infantile a Venaria Reale, anche grazie all’aiuto del pedagogista mantovano Ferrante Aporti, pioniere dell’educazione scolastica infantile.

Poi l’anno successivo affittò alcune botteghe in via San Donato 7, nel quale il 6 aprile nacque sia l’Oratorio festivo per le fanciulle che la Scuola domenicale per le giovani operaie.

Ogni domenica i centri raccoglievano fino a 500 ragazzine, coordinate dalla contessa Carolina Derossi, vedova del patriota cuneese Santorre di Santarosa che, nel marzo 1821 ad Alessandria diede il via all’insurrezione piemontese.

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Saccarelli in seguito acquistò a sue spese terreno e fabbricato di un’antica bottiglieria, poi su progetto dell’architetto Federico Blachier fece erigere una cappella dedicata alla Sacra Famiglia, benedetta il 1° maggio 1852 e presso la quale vi trasferì l’oratorio.

Nacque così l’Istituto della Sacra Famiglia, che all’epoca si manteneva sia grazie a piccoli lavori femminili che alle offerte dei benefattori, poi nel 1854 fu aperto anche un asilo.

Con l’aumento della popolazione borgo San Donato necessitava di una chiesa, poiché quella dei santi Simone e Giuda di borgo Dora era troppo lontana, così il 30 gennaio 1855 il vescovo Luigi Fransoni eresse una parrocchia intitolata all’Immacolata Concezione nella cappella della Sacra Famiglia.

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Nell’aprile 1863 Saccarelli acquistò a proprie spese un terreno nell’attuale via San Donato, a parte un’offerta di 500 lire ricevuta da papa Pio IX.

La prima pietra fu posata nel 1867, poi l’attuale chiesa dell’Immacolata Concezione e San Donato fu completata nel 1869 su progetto dell’ingegnere Simonetta di Rivoli e, due anni dopo venne aperta al pubblico.

La facciata terminò nel 1906 su progetto dell’ingegnere Enrico Ruffoni e inaugurata dal cardinale torinese Agostino Richelmy, poi fu decorata nel 1923 da Adolfo Barberis, anch’esso di Torino.

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Durante la seconda guerra mondiale la chiesa dell’Immacolata Concezione e San Donato fu colpita dai bombardamenti che, oltre a danneggiare il tetto fece crollare alcuni muri divisori.

Interni e opere d’arte

La chiesa dell’immacolata Concezione e San Donato ha pianta a croce latina e tre navate, le otto cappelle laterali conservano dipinti e opere d’arte provenienti da diverse chiese.

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Inoltre le navate sono decorate con 32 capitelli corinzi con stucchi dorati, ai lati vi sono diversi medaglioni che ritraggono santi, martiri e papi.

Nella volta principale possiamo ammirare un medaglione che raffigura la lotta del male contro l’innocenza, mentre attorno alle tre finestre sono rappresentate la virtù della castità ed i vizi della corruzione.

Nella lanterna della cupola è raffigurata la Vergine con in braccio il Bambino, poi circondata da angeli che esprimo esultanza, di interesse è anche l’elegante rosone semisferico con vetri colorati.

La nicchia sulla parete dell’abside ospita la statua dell’Immacolata con un mazzo di gigli, realizzata dallo scultore milanese Lugi Caccia Dominioni, mentre a fianco dell’altare in marmo di Carrara possiamo ammirare un affresco del pittore casalese Costantino Sereno.

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