La Galleria dell’Industria Subalpina in stile parigino

La Galleria dell’Industria Subalpina in stile neorinascimentale è stata realizzata dall’architetto siciliano Pietro Carrera ed inaugurata il 30 dicembre 1874.

Nota più comunemente come Galleria Subalpina, è una delle tre gallerie storiche della città insieme a quelle di San Federico e Umberto I, ospita diversi locali commerciali e si trova fra la centralissima piazza Castello e piazza Carlo Alberto.

La Galleria dell’industria Subalpina è la terza galleria commerciale di Torino, è un modello del 1800 di area commerciale che si ispira allo stile parigino e prende il nome dalla Banca dell’Industria Subalpina che si fece carico delle spese di costruzione.

La galleria presenta un ampio salone largo 14 metri e lungo 50, molto luminoso ed arricchito da elementi decorativi in stile barocco e rinascimentale, ha un’altezza di circa 18 metri e presenta una balconata che percorre tutto il perimetro della galleria.

L’ampia sala è articolata in due piani esaltando il vetro specialmente nella nervatura a volta e le decorazioni.

La galleria fu parzialmente danneggiata durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, in seguito venne ristrutturata facendo fede ai disegni dell’opera originale.

La galleria dell’industria Subalpina ha ospitato il celebre Caffè Concerto Romano, frequentato abitualmente dallo scrittore Edmondo De Amicis (autore del libro Cuore), ospita il Caffè Baratti & Milano, uno dei caffè storici della di Torino oggi di proprietà dell’azienda dolciaria omonima, il cinema Romano, una galleria d’arte, un negozio di arredi, una libreria antiquaria e 2 ristoranti rinomati.

Il Cinema Romano è la sala cinematografica più antica di Torino.

Nel sottopiano del Salone Romano nel 1905 aprì il cinematografo Lumiere, due anni dopo cambiò nome in Cinema Romano per poi essere inaugurato nel 1911, infine venne ammodernato riaprendo nel 1916 come teatro varietà.

A causa dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, precisamente nell’agosto del 1943 la struttura subì ingenti danni rimanendo chiusa fino al settembre del 1946, poi nel 1958 fu oggetto di una radicale ristrutturazione.

Nella Galleria Subalpina sono state girate alcune scene dei film “La donna della domenica” del 1975, diretto da Luigi Comencini e con Marcello Mastroianni e “4 mosche di velluto grigio” del 1971 diretto da Dario Argento.

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