La chiesa di San Giovanni Battista di Ciriè, nel centro storico, fu realizzata nel corso del XIV secolo ed è uno splendido esempio di gotico piemontese.
La chiesa di San Giovanni Battista nacque come dipendente dalla pieve di San Maurizio, risalente all’XI secolo, poi con la formazione del borgo di Ciriè divenne il principale luogo di culto.
Accanto alla chiesa c’era abitazione del curato e cimitero, mentre il campanile a quattro piani rappresenta epoche diverse, infatti la parte più bassa e antica secondo alcuni, risalirebbe prima dell’anno Mille.

La chiesa di San Giovanni Battista di Ciriè fu profondamente rimaneggiata nei secoli, oltre alle aggiunte neogotiche del 1870 operate dagli architetti Edoardo Arborio Mella, di Vercelli e del torinese Carlo Ceppi.
Nella lunetta sopra il portone troviamo il dipinto della Madonna con il Bambino ed i Santi Giovanni e Ciriaco, quest’ultimo patrono di Ciriè, mentre sul lato destro un grande mosaico rappresenta la predicazione di San Giovanni Battista.
Le volte della chiesa di San Giovanni Battista sono a sfondo azzurro con motivi architettonici, è illuminata da finestre a lunetta e reniformi nelle navate laterali, mentre nell’abside si aprono tre finestroni con cornici a stucco.

Ai lati del presbiterio grandi riquadri raffigurano Natività e Visitazione dei Magi, quelli in alto l’Annunciazione, nel triangolo del frontone Dio Padre e sulla predella scene della vita di San Giovanni.
Vicino all’altare maggiore troviamo il polittico del pittore vercellese Giuseppe Giovenone, datato 1531 che rappresenta il Battesimo di Gesù ed i santi Gabriele e Annunciata.
Secondo le cronache del cuneese Angelo Sismonda, fisico e senatore del Regno d’Italia, re Carlo Alberto, volendo arricchire la Pinacoteca Reale offrì 4.000 lire per acquistare il quadro della chiesa di San Giovanni Battista, ma il Comune di Ciriè declinò.

La parte absidale della chiesa di San Giovanni Battista di Ciriè fu rifatta nel 1750, dietro l’altare maggiore troviamo la statua quattrocentesca di San Ciriaco, mentre nella cappella a sinistra il gruppo statuario del Compianto del Cristo Morto.
Nella navata sinistra vi sono due altari, nel primo possiamo ammirare la Madonna del Popolo, opera attribuita alla bottega del pittore di Chivasso Defendente Ferrari.
Nel quadro sono rappresentanti la Vergine Maria con il Bambino ed una corona di Santi, ai suoi piedi il popolo con personalità sia civili che ecclesiastiche.

Il secondo altare è caratterizzato da tre finestre raffiguranti i santi Antonio Abate, Ciriaco e Rocco, dipinte verso fine Ottocento dall’artista torinese Andrea Marchisio
Nella navata destra vi sono tre altari, sul primo la tela di Luigi Gonzaga, nel secondo un crocifisso ligneo del XIII secolo, il terzo è sormontato da una nicchia contenete la statua della Madonna, mentre ai lati sono raffigurati i Misteri del Rosario.
Nella cappella della Beata Vergine vi sono alcuni affreschi del XIV e XV secolo, in fondo quella del Sacro Cuore è ornata con altare in marmo e statue.

La cappella del Compianto Cristo Morto presenta la cupola decorata con quattro evangelisti agli angoli, mentre sullo sfondo azzurro del cielo degli angeli portano i simboli della Passione.
La cripta, non accessibile al pubblico conserva le tombe dei marchesi D’Oria, antica famiglia originaria di Oneglia (Imperia), dal XII secolo parte della storia della Repubblica di Genova.
La cantoria sopra l’ingresso della chiesa di San Giovanni Battista di Ciriè contiene l’organo a canne, realizzato dal torinese Carlo Vegezzi Bossi nel 1897 e restaurato nel 2016-2017.
