La cattedrale di San Giusto di Susa: storia e bellezze

La cattedrale di san Giusto di Susa, fino al XVII secolo abbazia benedettina è il principale luogo di culto della città alpina.

La cattedrale di San Giusto, in stile romanico all’esterno e neoromanico all’interno sorge nel centro storico di Susa, accanto a Porta Savoia, l’antica porta romana del IV secolo.

Storia della Cattedrale di San Giusto di Susa

Olderico Manfredi II, marchese di Torino e Susa ereditò una marca di Torino alquanto vasta e nel 1027 fondò un’abbazia benedettina a Susa, dove c’era un’antica chiesa paleocristiana a ridosso delle mura romane.

La Marca di Torino era una circoscrizione territoriale del Sacro Romano Impero, creata per gestire il vuoto di potere dopo la fine della dominazione degli Anscarici, una dinastia nobiliare di origine franca.

Il complesso venne terminato nel 1035, poi la chiesa fu ampliata prima nel XI secolo, avanzando la facciata fino alle mura, poi tra il XIV e XV vennero ricostruite sia le tra absidi che la sacrestia.

Sempre nel XV secolo furono aggiunte le guglie e la cuspide, voluta dal cardinale e arcivescovo cattolico francese Guillaume d’Estouteville.

Nei secoli XVII e XVIII vennero aggiunte diverse decorazioni in stile barocco, poi quando nel 1772 Susa divenne sede vescovile e la chiesa di San Giusto fu elevata a cattedrale.

cattedrale di san Giusto di Susa

Organo – licensed under CC BY 2.0

La maggior parte delle decorazioni barocche vennero rimosse durante i restauri del XIX secolo, donando alla chiesa l’attuale aspetto neoromanico.

Il campanile, alto 51 metri risale all’XI secolo, poi abbellito tra il 1481 e il 1843 e il piano sotterraneo presenta affreschi di guerrieri, figure simboliche e animali, anch’essi risalenti all’XI secolo.

stile neoromanico

campanile – licensed under CC BY-SA 3.0

Alla destra del campanile, intorno alla porta del battistero è raffigurato l’Ingresso di Cristo a Gerusalemme.

La facciata della chiesa di San Giusto di Susa, in stile romanico termina in alto con un cornicione in mattoni rossi e tre pinnacoli, uno al centro e due ai lati.

La facciata è stata recentemente è stata e intonacata di bianco, come doveva essere quando fu costruita.

porta savoia susa

Nella parte destra troviamo alcuni affreschi, il più antico risale al 1125 – 1130 e raffigura la Crocefissione di Gesù, mentre a fianco c’è lo Stemma di Guillaume d’Estouteville sorretto da due angeli, (cardinale e arcivescovo cattolico francese), risalente tra il 1457 e 1483.

L’interno della chiesa di San Giusto di Susa è in stile neoromanico con pianta a croce latina e con tre navate.

Lungo la navata di sinistra ci sono 5 cappelle, lungo quella di destra due, tutte risalenti tra il XVII e il XVIII secolo.

Sull’altare della prima cappella a destra possiamo ammirare una pala dell’XVIII secolo che raffigura Santa Lucia.

Nel transetto a destra troviamo l’altare delle reliquie, che conserva anche un trittico risalente al 1490 – 1500 che rappresenta la Madonna con il Bambino, proveniente dalla Certosa di Banda, a Villar Fioccardo (TO).

cattedrale di san Giusto di Susa

Foto di Guilhem Vellut – licensed under CC BY 2.0

La chiesa di San Giusto di Susa conserva la statua che, secondo la tradizione rappresenterebbe Adelaide di Susa, moglie del marchese Oddone di Savoia, capostipite della casata Reale in Italia.

In realtà è probabile che la statua sia una Maddalena pentita che, secondo il Nuovo Testamento fu un’importate seguace di Gesù.

Nella sacrestia troviamo un altare in marmo databile all’XI secolo, poiché firmato da Pietro di Lione, probabile autore di Niccolò (scultore di epoca romanica) nel Portale dello Zodiaco, presso la Sacra di San Michele.

Tra i vari dipinti conservati sia nella sacrestia che nella sala capitolare troviamo il polittico di San Nicola, risalente al 1518 e opera del pittore di Chivasso (TO) Defendente Ferrari.

Durante lo scavo archeologico dell’inverno 2021-2022 è stata scoperta una cripta che probabilmente risale alla fondazione dell’abbazia benedettina, ovvero intorno al 1027.

Nel Museo Diocesano di Arte Sacra di Susa è esposto il Tesoro della Cattedrale di San Giusto, di cui fanno parte il Trittico del Rocciamelone (1358), i picchiotti dell’antico portale della Cattedrale (1130 circa), la croce processionale di Johannes Bos (1630 circa) e un cofanetto reliquario di manifattura barbarica del VII secolo.

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