La chiesa di Santa Maria Assunta di Chivasso, in tardo gotico all’esterno e barocco all’interno fu realizzata a partire dal 1415, quando la città apparteneva al Marchesato del Monferrato, poi terminata nel 1487 sotto i Savoia.
La chiesa di Santa Maria Assunta, spesso definita erroneamente il Duomo di Chivasso è il monumento principale della città ed è ricca di decorazioni e opere d’arte.
Storia della chiesa di Santa Maria Assunta di Chivasso
L’antica chiesa di San Pietro fu danneggiata durante le guerre di fine Quattrocento, così la Credenza della città, ovvero l’organo rappresentativo del comune medievale, nel 1415 iniziò la costruzione della nuova chiesa.

Il marchese del Monferrato Teodoro II, che scelse Chivasso come sede principale della sua corte, offrì 150.000 mattoni e tutto il materiale necessario per la costruzione, riservandosi il diritto di patronato sulla cappella maggiore.
Infatti l’attuale chiesa Santa Maria Assunta fu eretta di fronte al castello dei marchesi, oggi non più presente, l’area all’epoca sede sia del mercato che di cerimonie e adunanze.
Teodori II morì nel 1524 e il figlio Giovanni Giacomo, impegnato nelle campagne militari non ebbe né tempo e né fondi per seguire la costruzione, che passò alla nobile famiglia locale Isola.
La chiesa di Santa Maria Assunta, anche se incompleta fu consacrata nel 1429 dal vescovo di Ivrea Giacomo de Pomari, poi nel 1475 il soffitto venne sostituito da una volta più grande.

Il campanile, sul lato destro della chiesa fu eretto nel 1457 sacrificando una cappella e all’epoca culminava nella caratteristica guglia ottagonale in legno, poi ricoperta da lucenti lamine di latta.
Tuttavia la parte superiore del campanile venne distrutta a cannonate il 2 luglio 1705, durante l’assedio francese e, pochi anni dopo sostituita dall’attuale cella campanaria, poi durante i restauri del 1987 fu ripristinata la meridiana.
Il ricordo dell’antica cuspide è conservato ancora oggi tra i chivassesi, nel soprannome in dialetto pimontese facia ‘d tòla, ovvero faccia di latta.
La facciata della chiesa di Santa Maria Assunta è ricca di decorazioni in cotto, probabilmente risalenti a fine Quattrocento, come le figure di Profeti e Apostoli che, insieme simboleggiano la continuità tra Vecchio e Nuovo Testamento.

Poi le raffigurazioni della Madonna con Bambino e dei santi Pietro, Giacomo e Giovanni Battista incorniciano il portale di ingresso.
Interni e opere d’arte
Nell’Ottocento le strutture gotiche della chiesa di Santa Maria Assunta di Chivasso furono ricoperte da stucchi, opera dell’architetto Andrea Cattaneo, mentre alcune parti originali sono visibili nella navata destra.
All’ingresso troviamo il dipinto d’altare che raffigura la Santissima Trinità e i santi Caterina d’Alessandria, Orsola, Rosa e Luigi Gonzaga, opera dell’artista locale Antonio Barbero e risalente tra fine Seicento e inizio Settecento.

Poi il dipinto settecentesco sul confessionale che rappresenta la Madonna col Bambino e i santi Omobono da Cremona, Alberto da Vercelli, Lucia e Apollonia.
In principio il dipinto era posto sull’altare della locale università dei Sarti, poiché San Omobono, patrono di Cremona è anche protettore dei sarti.
All’inizio della navata destra possiamo ammirare il gruppo scultoreo raffigurante il Compianto sul Cristo morto, di autore ignoto, lo stesso tema compare sul secondo altare della navata, opera del pittore di Chivasso Defendente Ferrari.
Il Compianti Cristo morto, un soggetto dell’arte cristiana divenne popolare dal XIV secolo, in cui Gesù viene rappresentato dopo la sua deposizione nella croce e circondato da vari personaggi che ne piangono a morte.

A sinistra troviamo il dipinto che raffigura Angelo Carletti, patrono di Chivasso e noto per la sua celebre opera Summa Angelica, realizzata intorno alla metà del Settecento da autore ignoto.
Nel transetto della chiesa di Santa Maria Assunta, affrescato con figure di angeli, un altare racchiude il dipinto del Sacro Cuore di Gesù tra i santi Angelo Carletti e Sebastiano, risalente al 1907 per opera del pittore novarese Giuseppe Guglielmetti.
Infine nella cappella della Madona di Lourdes, ovvero l’antica sacrestia, che infatti conserva le originarie linee gotiche, sull’altare possiamo ammirare il dipinto che raffigura la Madonna con Bambino tra i santi Crispino e Crispiniano.