Museo Archeologico di Torino: storia del Piemonte antico

Il Museo Archeologico di Torino (o di Antichità) fondato nel 1940 si trova in P.za Reale 1, fa parte del complesso dei Musei Reali e viene visitato da circa 300.000 visitatori l’anno.

Il Museo Archeologico di Torino nacque in seguito alla separazione fra le collezioni egizie, oggi alla base dell’attuale Museo Egizio di Torino e le collezioni greco romane, dapprima conservate insieme presso il Regio Museo di Antichità greco-romane ed egizie.

museo archeologico torino

Foto di Dan Diffendale licensed under CC BY-NC-SA 2.0

Inoltre vi sono diverse testimonianze del Piemonte antico, con spazi dedicati alla storia del capoluogo piemontese.

La prima raccolta è opera del duca Emanuele Filiberto I di Savoia, poiché nel 1572 raggruppò le sue antiche collezioni presso il Teatro Ducale, creando sia un museo che una biblioteca.

Poi Carlo Emanuele I, successore di Emanuele Filiberto I, ampliò la collezione con oggetti provenienti sia dal Piemonte che da altre aree del Ducato di Savoia e le opere più pregiate vennero conservate presso la Galleria d’arte della città.

In seguito parte della collezione originale andò distrutta in due incendi, il primo nel 1658 ed il secondo nel 1811.

La collezione iniziale e le nuove acquisizioni provenienti da collezioni private, donazioni del Re e scavi archeologici, vennero poste nel cortile della Regia Università, qui vennero prelevate dai francesi durante l’invasione napoleonica e poi restituite solo in parte dopo la caduta dell’impero francese nel 1815.

Arriviamo al 1832 quando le collezioni antiche conservate nel Palazzo dell’Accademia delle Scienze, vennero riunite con le collezioni egizie che re Carlo Felice acquistò dal collezionista d’arte Bernardino Drovetti, un diplomatico italiano al servizio della Francia.

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Interni di Guilhem Vellut – licensed under CC BY 2.0

Venne così a crearsi un unico Museo delle antichità che raggruppava inoltre alcuni reperti della Magna Grecia, nuove acquisizioni di reperti greco romani ed alcuni oggetti ritrovati in Piemonte durante quel periodo.

Poi nel corso del 1800, sotto la direzione del politico e storico Ariodante Fabretti, la collezione venne ampliata con reperti ciprioti ed etruschi.

Nel 1940 la collezione egizia venne separata dal resto dei reperti e nel 1948 fu allestita la mostra permanente presso il piano terra del Palazzo dell’Accademia delle Scienze, esponendone i pezzi più pregiati.

Le collezioni vennero poi spostate negli anni ’70 nelle serre dei giardini del palazzo Reale di Torino ed il museo riaprì al pubblico nel 1989, mentre negli anni ’90 fu creato il collegamento fra le serre dei giardini e la Manica Lunga di Palazzo Reale, dove nel 2012 venne trasferita la Galleria Sabauda.

Poi nel 2012 la Galleria Sabauda venne trasferita nella Manica Lunga del Palazzo Reale.

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Sarcofago romano di Dan Diffendale – licensed under CC BY-NC-SA 2.0

L’anno successivo fu inaugurata la mostra “Archeologia a Torino”, nel piano seminterrato, creando una nuova collezione di reperti archeologici della città.

Nel novembre dello stesso anno venne inaugurato il Tesoro di Marengo rinvenuto nel 1928, un allestimento composto da 31 oggetti di argento e da diverse lamine accartocciate risalenti fra il II ed il III secolo.

Si ritiene che gli argenti furono accartocciati per ridurne l’ingombro poiché frutto di saccheggi presso qualche santuario, poi nascosti fra il III ed IV secolo, periodo caratterizzato da saccheggi e scorribande di barbari.

Oltre agli oggetti d’argento, il Tesoro di Marengo comprende il busto dell’imperatore romano Lucio Vero ed alcuni elementi culturali e di arredo.

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Tesoro di Marengo di Silvio Navaretti – licensed under CC BY-SA 4.0

Dall’ottobre del 2014 presso il Museo Archeologico di Torino è possibile ammirare l’allestimento dedicato al Papiro di Artemidoro, datato secondo la tecnica del Carbonio 14 fra il I secolo a.C. e il II secolo d.C.

Il Papiro di Artemidoro è uno straordinario reperto formato da frammenti di varie dimensioni, lungo circa 2 metri e mezzo ed è stato concesso in comodato d’uso alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte dalla Compagnia di San Paolo.

Attualmente il Museo Museo Archeologico di Torino è composto da tre sezioni.

Collezioni: reperti ed oggetti antichi preistorici, protostorici, ciprioti, etruschi, della Grecia e Magna Grecia.

Sito del Museo Archeologico di Torino: museireali.beniculturali.it

Territorio: reperti ed oggetti ritrovati nel territorio del Piemonte durante degli scavi che attestarono la presenza di popolazioni stabili nel periodo mesolitico e paleolitico.

Torino: la terza sezione del Museo Archeologico si trova nei locali del seminterrato che si aprono sul vecchio teatro romano ed è stata aperta il 31 maggio del 2013, in occasione dell’inaugurazione della mostra “Archeologia a Torino” dedicata alla storia della città.

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