Palazzo Carignano: storia e Museo del Risorgimento

Il Palazzo Carignano (Palazzo dei Principi di Carignano) in stile barocco, è stato costruito fra il 1679 ed il 1685 dall’architetto Guarino Guarini e dall’ingegnere Gian Francesco Baroncelli, su commissione di Emanuele Filiberto di Savoia ed è parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude.

Palazzo Carignano insieme a Palazzo Madama ed al Palazzo Reale è uno dei più importanti edifici storici di Torino, fu sede del Parlamento Subalpino fra il 1848 ed il 1861 e del primo Parlamento del Regno d’Italia dal 1861 al 1864.

Attualmente ospita il Museo nazionale del Risorgimento italiano.

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Facciata da Piazza Carlo Alberto di Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino – licensed under CC BY-NC-ND 2.0

Fu anche la residenza dei principi di Carignano, dove nel Palazzo diedero alla luce i futuri sovrani del regno, quali Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II di Savoia.

Nel 1831 il Palazzo venne ceduto al regno divenendo sede del Consiglio di Stato e della Direzione delle Poste, per poi diventare sede della Camera dei deputati del Parlamento Subalpino nel 1848.

Quando nel 1861 nacque il primo Parlamento italiano, l’aula di Palazzo Carignano essendo troppo piccola fu soggetta a opere di ampliamento, sotto la direzione dell’architetto Domenico Ferri.

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Parlamento Subalpino di Fred Romero – licensed under CC BY 2.0

I lavori terminarono nel 1871, tuttavia nel 1864 la capitale venne spostata a Firenze e la grande aula di Palazzo Carignano non venne mai adoperata per ospitare i deputati.

All’interno delle mura di Palazzo Carignano ebbero luogo due eventi importanti per l’Italia, quando Re Carlo Felice di Savoia proclamò lo Statuto Albertino e quando Re Vittorio Emanuele II proclamò la nascita del Regno d’Italia.

Il Palazzo è ubicato in Piazza Carignano, a fianco della chiesa di San Filippo Neri e del Palazzo dell’Accademia delle Scienze, sede del Museo Egizio e rappresenta una delle opere più importanti di tutto il Barocco piemontese.

La facciata è alternata da tratti concavi e convessi, riconducibili ai progetti dell’architetto e urbanista napoletano Gian Lorenzo Bernini per il Louvre di Parigi ed il Castello di Vaux-le-Vicomte (55 km a sud di Parigi).

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Foto di Pietro Izzo – licensed under CC BY-NC-SA 2.0

Le decorazioni della facciata del piano nobile, realizzate in cotto, rimandano alle imprese dei Carignano, come la vittoria in Canada a fianco dei francesi nel 1667 contro la popolazione nativo americana degli Irochesi.

Nel 1884 l’architetto torinese Carlo Ceppi realizzò il fregio decorativo sulla facciata principale che reca la scritta QVI NACQVE VITTORIO EMANVELE II.

Sito del Museo Nazionale del Risorgimento italiano: https://www.museorisorgimentotorino.it/

Gli interni presentano diversi affreschi, alcuni del pittore milanese Stefano Maria Legnani detto Legnanino e delle decorazioni a stucco.

Adiacente al Palazzo, in Piazza Carlo Alberto, dove all’epoca c’erano le scuderie oggi si trova la sede della Biblioteca Nazionale di Torino.

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