Palazzo Madama, sede del Museo civico d’arte antica

Il Palazzo Madama situato nella centralissima Piazza Castello è patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO, parte del sito delle Residenze Sabaude e sede del Museo civico d’arte antica.

Il Palazzo Madama è stato realizzato su edifici precedenti fra il XIV ed il XVIII secolo per volere della Casa Savoia, sotto la guida di diversi architetti fra cui Filippo Juvarra.

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Palazzo Madama abbraccia 2.000 anni di storia di Torino, dall’antica porta orientale romana di Julia Augusta Taurinorum, poi a costruzione difensiva, a castello come simbolo del potere sabaudo, fino a Palazzo Reale come sede dei duca di Savoia.

Il palazzo sorge su quella che era la Porta Decumana dell’antica Julia Augusta Taurinorum, porta dalla quale si accedeva alla città dalla parte orientale del fiume Po, che per la sua posizione strategica andava difesa accuratamente.

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Dopo la caduta dell’impero romano d’Occidente la Porta Decumana divenne una fortezza a scopo difensivo, mantenendo comunque la funzione di ingresso.

Nel 1200 la fortificazione passò ai marchesi di Monferrato; qui Tommaso III di Savoia e Guglielmo VII del Monferrato siglarono il trattato di liberazione del 1280 e quindi, il passaggio di Torino dagli Aleramici (famiglia feudale franco-salica) ai Savoia.

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Nella prima metà del XIV secolo i Savoia ingrandirono la fortezza in castello e Filippo I, principe di Savoia-Acaja ne fece il suo centro di potere.

Durante il secolo successivo Ludovico di Savoia modificò il castello dandogli una forma quadrata e dotandolo di 4 torri cilindriche angolari.

In seguito all’estinzione del ramo d’Acaja dopo la morte di Ludovico di Savoia-Acaja, il castello venne adibito a residenza per gli ospiti della Casa Reale.

Poi divenne residenza stabile di Bianca di Monferrato, reggente e moglie di Carlo I di Savoia, quando il loro unico figlio (ancora in minore età) morì prematuramente.

All’arrivo di Carlo VIII a Torino (Re di Francia), Bianca di Monferrato gli cedette gli appartamenti ritirandosi nel palazzo vescovile.

Per un breve periodo, quando la capitale venne spostata da Chambéry a Torino, Palazzo Madama divenne dimora di Emanuele Filiberto di Savoia.

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Dal 1578 il palazzo venne utilizzato in occasione di festività, ricorrenze o matrimoni importanti, come le nozze di Carlo Emanuele I di Savoia, e nel 1585 venne esposta anche la Sacra Sindone.

Nel 1637 Maria Cristina di Borbone-Francia moglie di Carlo Emanuele II di Savoia si insediò a Palazzo Madama commissionando diverse ristrutturazioni importanti, sia esterne che interne.

Poi alla fine del 1600 Maria Giovanna Battista di Savoia moglie di Vittorio Amedeo II di Savoia, dimorò nel palazzo che prese il nome appunto di Palazzo Madama, poiché dimora di due Madame Reali (prima Bianca di Monferrato e poi Maria Giovanna Battista).

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Interni di Pietro Izzo licensed under CC BY-NC-SA 2.0

In questo periodo l’edificio fu oggetto di importanti ristrutturazioni commissionate agli architetti Amedeo e Carlo di Castellamonte, insieme al pittore Guglielmo Caccia.

Anche l’architetto Filippo Juvarra prese parte ai lavori con un suo progetto in stile barocco che tuttavia non venne concluso, lasciando comunque un impronta barocca al palazzo.

Dopo la morte dell’ultima Madama Reale, il Palazzo Madama fu oggetto di notevoli rimaneggiamenti e venne adoperato sia come commissariato di polizia che come sede del provvisorio governo francese durante la campagne di Napoleone.

Successivamente il palazzo divenne la sede dei comandi militari.

Nel 1822 fu adoperato come osservatorio astronomico, infatti fino al XIX secolo sulla sommità si trovava una cupoletta per le osservazioni scientifiche, poi trasferita in collina.

Successivamente Carlo Alberto di Savoia (Re di Sardegna) vi collocò la sede della Pinacoteca, poi sede del Senato Subalpino e infine sede della Corte di cassazione.

Verso la fine del 1800 durante degli scavi furono rinvenute delle tracce di costruzioni precedenti e nel 1934 Palazzo Madama divenne la sede del Museo civico d’arte antica.

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Scalone di Luca Galli licensed under CC BY 2.0

Oggi ospita anche una pinacoteca ed importanti opere d’arte.

palazzomadamatorino.it

Il 6 maggio del 1949 si svolsero i funerali del Grande Torino

Le salme dei giocatori vennero esposte a Palazzo Madama per poi essere trasportare in corteo tra una folla di quasi un milione di persone, radunatasi per dare l’ultimo saluto al Grande Torino.

I recenti lavori di restauro del palazzo sono terminati nel 2006, poi nel 2010 è stata restaurata anche la facciata juvarriana ed i giardini attorno alla casaforte, dove vi sono diverse specie botaniche risalenti al medioevo.

Inoltre è stata recuperata la Sala del Senato grazie ai finanziamenti della Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino), inaugurata poi il 18 marzo 2011 in concomitanza con le celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia.

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