Porta Palazzo: il mercato all’aperto più grande d’Europa

Porta Palazzo (Piazza della Repubblica) ha una estensione di 51.300 m² ed è la piazza più estesa di Torino oltre che ospitare il mercato all’aperto più grande d’Europa.

A pianta ottagonale la piazza è conosciuta con il nome di Porta Palazzo, infatti se chiediamo un’informazione ai torinesi chiamandola con il suo vero nome, Piazza della Repubblica, non è detto che capiscano a quale luogo ci riferiamo.

porta palazzo

Panorama dalla mongolfiera di Fulvio Spada – licensed under CC BY-SA 2.0

Il nome Porta Palazzo ha origine dall’antica porta romana che dava accesso alla città da nord-ovest, ovvero la Porta Principalis dextera, oggi chiamata Palatina.

Il nome Palazzo sembra attribuibile alla vicina Casa del Senato, noto anche come Palazzo Longobardo, risalente all’epoca medioevale ed è uno degli edifici abitati più antichi di Torino.

Si presume sia stato costruito su un edificio già esistente in epoca romana o comunque utilizzando materiali dell’epoca e che fosse la sede dei duchi torinesi durante il periodo della dominazione longobarda.

La piazza è attraversata in due da corso Regina Margherita (ex Strada di Circonvallazione).

All’angolo con Corso XI Febbraio (ex vicolo San Giobbe) esistevano due sorgenti d’acqua ritenute miracolose ed attribuite alla dea romana Minerva, in seguito furono dedicate a San Massimo ed a Santa Barbara.

La via a nord di Porta Palazzo si apre su corso Giulio Cesare, verso il famoso mercato del Balon, uno dei più caratteristici della città.

piazza della repubblica, mercato del balon

Foto di Stijn Nieuwendijk – licensed under CC BY-NC-ND 2.0

Storia di Porta Palazzo

Agli inizi del 1700 Vittorio Amedeo II diede il via ad un profondo rinnovamento dell’area ed i lavori per la realizzazione di Porta Palazzo vennero affidati al famoso architetto messinese Filippo Juvarra.

Nel lato sud-est l’antico Palazzo dei Cavalieri venne modificato per poi edificare la Galleria Umberto I, terminata solo nel 1843.

Durante l’occupazione napoleonica furono abbattute diverse fortificazioni e nel 1802 l’attuale Porta Palazzo divenne parte integrante della città.

Terminata l’occupazione napoleonica i Savoia fecero ritorno a Torino nel 1814, poi 5 anni più tardi, nel 1819 l’ingegnere Gaetano Lombardi valorizzò gli edifici già esistenti mantenendo lo stile dello Juvarra.

Infine realizzò i porticati e fra il 1825 ed il 1830 la piazza prese la sua attuale forma ottagonale.

L’area venne completata nel 1837 con il nome di piazza Emanuele Filiberto diventando così il centro commerciale di Torino.

Infatti molti commercianti abbandonarono piazzetta delle Erbe (oggi piazza Palazzo di Città) e piazzetta del Pane (oggi piazza Corpus Domini) per spostarsi a Porta Palazzo.

Foto di Pierre5018 – licensed under CC BY-SA 4.0

Sempre nello stesso periodo sorsero le prime fabbriche nella vicina zona di Borgo Dora.

Porta Palazzo acquisì il nome di piazza della Repubblica dopo il referendum istituzionale del 1946 ed il nome piazza Emanuele Filiberto venne dedicato ad un’area adiacente, nella zona del quadrilatero romano, l’allora largo Ignazio Giulio.

Dagli anni ‘60 l’area divenne il punto di riferimento degli immigrati provenienti dal Mezzogiorno, oltre che luogo di arruolamento volontario per i manovali dedicati all’edilizia.

Per contrastare il sovraffollamento urbano e la carenza di servizi nacquero una serie di realtà dedicate all’impegno sociale, sia a carattere religioso che laico, come il Santuario della Consolata, il SERMIG (fondato il 24 maggio del 1964), la parrocchia di Sant’Agostino.

sermig torino

Tamburi di absolutmaybe – licensed under CC BY-NC-ND 2.0

In seguito l’area divenne l’epicentro della seconda immigrazione iniziata nel 1980, specialmente dall’Africa e dell’Asia, poi fu oggetto di una profonda riqualificazione a partire dal 1996 quando venne realizzato il nuovo sottopasso stradale.

La piazza nel 2006, in occasione dei XX Giochi olimpici invernali, ha ospitato la cerimonia di accensione della Fiamma paraolimpica.

Porta Palazzo presenta diversi padiglioni destinati alle attività commerciali, come il padiglione II e V realizzati nel 1836.

Il padiglione II è formato da 18 punti vendita ed è dedicato al mercato del pesce, mentre il padiglione V con 53 punti vendita è dedicato al mercato della carne e dei generi alimentari.

Poi abbiamo l’antica tettoia dell’orologio, una struttura metallica del 1916, simbolo per eccellenza del mercato di Porta Palazzo con circa 90 punti vendita dedicati al commercio di prodotti alimentari.

All’esterno della tettoia dell’orologio fin dalla sua prima apertura, nacque un mercato di contadini, commercianti ed artigiani che vendevano direttamente ai consumatori.

Si dice che la merce fosse di scarsa qualità e di dubbia provenienza, tant’è che questa porzione di mercato esterno venne chiamata il mercato dei bugiardi (in piemontese l mercà dij busiard).

Tuttavia grazie ai prezzi medio bassi il mercato ebbe un discreto successo e verso la fine del 1920 alcuni banchi furono spostati all’interno della tettoia dell’orologio.

Presso il mercato di Porta Palazzo si commerciano prodotti di ogni tipo e con quasi 800 punti vendita, sia mobili che fissi è un importante crocevia di culture ed etnie diverse.

piazza della repubblica

Mercato di Uccio Cives – licensed under CC BY-NC-SA 2.0

Fra il 1998 ed il 2001 venne realizzato il Centro Palatini, meglio conosciuto come PalaFuksas, su progetto dell’architetto romano Massimiliano Fuksas e di sua moglie Doriana Mandrelli.

Il palazzo inaugurato il 25 marzo del 2011 sorge dove prima c’era il Mercato dell’Abbigliamento (abbattuto nel 1963) ed ha una forte connotazione moderna, caratterizzato dall’utilizzo di metallo e vetro brumato.

All’interno del PalaFuksas viene conservata una delle più antiche ghiacciaie sotterranee di Porta palazzo, emerse durante alcuni scavi.

Porta Palazzo nel 2019 è stata oggetto di importanti lavori di riqualificazione, inoltre vi sono diversi ristoranti tipici e punti gastronomici legati alla cucina italiana.

Comitato Progetto Porta Palazzo the Gate

La zona di Porta Palazzo e del quartiere Borgo Dora era punto di ritrovo della malavita locale, poi a partire dal 1950 divenne zona di prima accoglienza per gli immigrati più poveri del Mezzogiorno.

Poi la malavita locale fu in parte sostituita da quella nazionale ed in seguito dalla malavita straniera, amplificando ancor di più le situazioni di disagio.

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Foto di Silvia – licensed under CC BY-NC-SA 2.0

Agli inizi del 1990 il Comune di Torino decise di intervenire in ambito strutturale e sociale, anche affiancato da diverse associazioni imprenditoriali e sociali.

Così nel 1998 nacque il Comitato Progetto Porta Palazzo the Gate per riqualificare la piazza e Borgo Dora, finanziato dalla città di Torino, dal Ministero dei Lavori Pubblici e dall’Unione Europea.

Emporion, l’associazione Europea dei Mercati

L’associazione Emporion nasce il 23 gennaio del 2006 a Barcellona durante un convegno.

I soci fondatori sono 4 realtà importanti nel contesto dei mercati europei, quali il mercato Porta Palazzo di Torino, il Borough Market di Londra, la Boqueria di Barcellona e il Kozponti Vásárcsarnok di Budapest.

L’Associazione Europea dei Mercati che come interlocutori di riferimento ha il Parlamento e la Commissione Europea, si prefigge di ampliare la rete con altri mercati europei, creare confronti multiculturali, scambi di opinioni, aggregazione sociale e salvaguardare la sicurezza alimentare.

A Porta Palazzo sono state girate alcune scene di film, come La donna della domenica (1975) diretto dal regista lombardo Luigi Comencini e con la partecipazione di Marcello Mastroianni ed il film Al bar dello sport del 1983, diretto dal regista padovano Francesco Massaro e con la partecipazione dei Lino Banfi.

Diversi artisti hanno dedicato delle canzoni a Porta Palazzo, come Gipo Farassino, cantautore folk piemontese, Gianmaria Testa ed il rapper torinese Willie Peyote, alias Guglielmo Bruno.

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