Piazza Vittorio Veneto a Torino, il cuore antico della città

Piazza Vittorio Veneto si trova fra via Po e l’altra riva del fiume dove c’è la Chiesa della Gran Madre di Dio, collegata alla piazza dal ponte Vittorio Emanuele I sotto il quale vi sono i famosi Murazzi del Po.

Da piazza Vittorio Veneto, meglio conosciuta dai torinesi come piazza Vittorio si può vedere il Monte dei Cappuccini, dall’altra parte del fiume.

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Vista dal Monte dei Cappuccini di Faber Saver – licensed under CC BY-NC-ND 2.0

Piazza Vittorio Veneto è una delle piazze storiche di Torino ed è la sede dei festeggiamenti finali dedicati a San Giovanni Battista, il patrono della città dove fino al 2017 si potevano ammirare i tipici fuochi d’artificio, sostituiti poi dai droni luminosi.

Piazza Vittorio grazie alla estensione di 39.960 m² spesso accoglie spettacoli, concerti, manifestazioni ed eventi, come ad esempio la fiera del cioccolato Cioccolatò.

Inoltre è famosa come luogo della movida, poichè vi sono numerosi locali parecchio frequentati, soprattutto nel fine settimana e nei giorni festivi.

L’area intorno a piazza Vittorio è testimone dell’evoluzione storica di Torino, poiché qui si sono sviluppati i primi insediamenti umani già nel III secolo a.C. da parte dei Taurini-Taurisci, un’antica popolazione di origine celtica migrata dal Nord Europa che poi diede vita al villaggio di Taurasia.

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Foto di Michiluzzu – licensed under CC BY-NC-ND 2.0

Nei primi secoli dopo Cristo vi erano presenze romane nell’attuale piazza Castello, l’allora Porta Praetoria che attraverso uno stradone si collegava alle rive del fiume Po.

Si presume che l’area venisse utilizzata per avvistare possibili nemici, infatti a partire dal X secolo nell’attuale via della Rocca vicino al fiume Po, si trovava il Bastione della Rocca.

Il Bastione della Rocca disponeva di diverse torrette adibite per scopi militari, oltre a prevenire eventuali incendi che potessero coinvolgere le case di legno che ospitavano soprattutto pescatori e traghettatori, mentre l’antico deposito delle imbarcazioni è oggi conosciuto come i Murazzi del Po.

L’area di piazza Vittorio veneto iniziò a prendere forma nel XIV secolo, poi dal secolo successivo fu costruito il primo ponte sul fiume rilanciando la zona oggi conosciuta come Contrada Po.

piazza vittorio veneto

Visuale dal fiume Po di Max Bashyrov – licensed under CC BY-NC 2.0

Nel XVII secolo l’epidemia di peste flagellò la città, poi nel 1663 Carlo Emanuele II di Savoia commissionò all’architetto torinese Amedeo di Castellamonte la seconda espansione di Torino.

La seconda espansione di Torino fu caratterizzata da edifici più eleganti rispetto ai precedenti, inoltre furono eretti i porticati lungo via Po per riparare dalla pioggia i reggenti lungo il tragitto che dal fiume conduce verso Palazzo Reale, l’attuale piazza Castello.

Durante l’occupazione napoleonica l’area fu utilizzata come nuova piazza d’Armi e rinominata Place Imperial fino al 1814, con la ritirata dell’esercito francese.

Re Vittorio Emanuele I di Savoia ritornato a Torino il 20 maggio del 1814, stabilì che Piazza Vittorio dovesse avere forma rettangolare e non semicircolare come indicava il progetto precedente ed i conseguenti lavori partirono nel 1817.

Lo scopo iniziale era di utilizzare l’area come piazza d’Armi, in seguito si optò per l’allora piazza San Secondo (zona Porta Nuova e Borgo Nuovo) in occasione dell’espansione urbana verso sud del 1825.

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Vista dalla chiesa della Gran Madre di Dio di Gianni Careddu – licensed under CC BY-SA 4.0

Nel 1821 l’architetto svizzero Giuseppe Frizzi progettò gli eleganti palazzi di piazza Vittorio Veneto aggiungendo degli elementi neoclassici al barocco di via Po.

Nel corso del 1800 piazza Vittorio era un elegante luogo di ritrovo per molti torinesi, infatti sotto i portici sorsero numerosi locali, inoltre era luogo di aggregazione come ad esempio lo storico carnevale di Torino.

A partire dal 1920 l’area, conosciuta già dai torinesi come piazza Vittorio, venne ribattezzata piazza Vittorio Veneto, poiché dedicata alla battaglia di Vittorio Veneto combattuta contro l’Impero austro-ungarico e che sancì la fine della prima guerra mondiale.

La piazza fu utilizzata per le adunate militari e gli eventi ufficiali durante il periodo fascista, come la visita di Benito Mussolini a Torino il 14 maggio del 1939, poi durante la seconda guerra mondiale venne pesantemente danneggiata dai bombardamenti, specialmente nell’estate del 1943.

Anche per il suo vissuto politico Piazza Vittorio Veneto venne scelta come luogo ufficiale per celebrare gli anniversari della liberazione e la festa dei lavoratori, diventando teatro di raduni politici, cortei, proteste e scioperi.

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Sfilata della liberazione in piazza Vittorio Veneto, 6 Maggio 1945 di Giorgio Agosti – licensed under CC BY-SA 2.5 IT

Piazza Vittorio Veneto ospitò il carnevale di Torino con diverse giostre meccaniche fino al 1977, quando la navicella di una giostra volante staccandosi dalla struttura causò la morte di una bambina.

Dopo l’incidente si decise di spostare il luna park e la decisione definitiva fu presa nel 1986.

Negli anni successivi piazza Vittorio Veneto divenne sia luogo turistico che di aggregazione giovanile, anche grazie alla vicinanza delle sedi universitarie.

Poi dopo la progressiva chiusura dei locali ai Murazzi del Po, la movida torinese si è spostata nella piazza e nelle zone vicine.

Fra il 2003 ed il 2006 in occasione dei XX Giochi olimpici invernali piazza Vittorio Veneto è stata oggetto di forte riqualificazione, anche con il rifacimento della pavimentazione a cubetti di porfido e la realizzazione del parcheggio sotterraneo.

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